ITINERARI DEL SALENTO: LECCE

Lecce è certamente la città pugliese in cui trova la massima espressione il barocco; anche se dagli storici dell’arte viene definito, senza intento dispregiativo, “barocchetto”, in quanto non rispetta pienamente i canoni del grande barocco del seicento, è certamente un momento significativo dell’espressione artistica del periodo.

Il carattere particolare delle decorazioni deriva dalla facilità con cui si poteva lavorare la pietra locale, ossia la pietra leccese, molto apprezzata anche oggi in campo artistico e che ha raggiunto una fama internazionale.

E’ facile restare a bocca aperta camminando a faccia in su per le viuzze del centro storico, ammirando le merlettature dei balconi, i prospetti delle Chiese, i puttini sulle colonne, le infinite fantasiose figure che sostengono mensole, architravi, cordoli, trabeazioni: non a caso la città, proprio per la bellezza della sua architettura, viene definite la “Firenze del Sud”.

Avendo una giornata da dedicare alla città, si può iniziare a visitare il Castello, situato a ridosso del centro. Costruito nel XII scolo, è stato quasi interamente rifatto da Carlo V d’Asburgo nel 1539, per adeguarlo alle nuove tecniche di architettura militare; la forma quadrangolare, ricalca quella tipica delle fortificazioni con baluardi agli angoli “fiancheggiati alla moderna”, che riservano il muro rettilineo tra due bastioni; i bastioni situati ai quattro angoli, sono, da Ovest verso Est , in senso orario: S. Croce, S. Martino; S. Giacomo e S. Trinità.

Il Castello è dotato di due porte, su entrambe le quali vi era lo stemma imperiale asburgico, ma l’unica che consentiva l’accesso dalla città era la cosiddetta Porta Reale, ben protetta dai bastioni S. Martino e S. Croce.

A ridosso del Castello, si trovano i Giardini Pubblici Giuseppe Garibaldi (ex Villa della Lupa), che si estendono su una superficie di ca. 34000 mq., e sono stati creati intorno al 1818; attualmente, dopo una lunga serie di interventi effettuati negli anni, sono strutturati come giardino all’italiana, con un ampio spiazzo centrale di forma circolare ed aiuole geometriche delimitata da bassi cordoli in cemento ed, in alcuni casi, da siepi.

Proseguendo verso il centro, si giunge alla Basilica di S.Croce che, insieme all’attiguo ex Convento dei Celestini,costituisce la più elevata rappresentazione del barocco leccese. La sua costruzione ha inizio nel 1549 e nel 1582 venne terminata la zona inferiore della facciata, mentre la cupola venne completata nel 1590. Una successiva fase di lavori, durante la quale vennero aggiunti alla facciata i tre portali decorati e venne costruita la parte superiore della facciata, ebbe inizio nel 1606 e terminò nel 1646.

L’interno è a croce latina ed era originariamente ripartito i cinque navate, due delle quali vennero successivamente riassorbite nelle cappelle laterali, aggiunte nel XVIII secolo; complessivamente, lungo le navate, si aprono sette cappelle per lato, al cui interno si trovano altari riccamente decorati; in totale la chiesa accoglie sedici altari barocchi. La facciata della chiesa è stata recentemente ristrutturata e si presenta ora in tutto il suo splendore.

Nelle immediate vicinanze si trova Piazza Sant’Oronzo, dedicata al patrono della città, al cui centro è situata la colonna alta 29 metri, sulla cui sommità è posta la statua del Patrono eseguita a Venezia nel 1739, è alta 4,16 mt., in legno veneziano ricoperta di rame. La colonna fu eretta in segno di gratitudine a Sant’Oronzo, per aver preservato la città dalla peste diffusasi nel 1656 nel Regno di Napoli. Il monumento fu realizzato utilizzando i rocchi crollati dallo stelo marmoreo di una delle due colonne romane che erano poste al termine della via Appia a Brindisi.

Adiacente a Piazza S. Oronzo si trova il Teatro Romano, casualmente scoperto nel 1929 durante alcuni lavori eseguiti nei giardini di due palazzi storici della città; i reperti facenti parte del teatro sono custoditi nell’adiacente omonimo Museo.
Si suppone che il teatro potesse ospite un pubblico di altre 5000 spettatori.

Dirigendosi da piazza S. Oronzo verso la Cattedrale, lungo la bellissima via Vittorio Emanuele II, si incontra la chiesa di Sant’Irene dei Teatini, (protettrice della città fino al 1656)altra illustre rappresentazione del barocco leccese: fu iniziata nel 1591 e terminata nel 1639, anno in cui fu consacrata dal vescovo di Brindisi.
Si giunge quindi alla “chiesa madre” della città, ossia la Cattedrale di Santa Maria Assunta. La chiesa ha subito diverse modifiche; la prima cattedrale venne costruita nel 1144, e venne rinnovata nel 1230 e ricostruita in stile romanico; fu solo nel 1659 che assume l’Attuale aspetto in stile barocco.

La chiesa possiede due prospetti: quello principale è situato a sinistra dell’Episcopio, mentre l’altro guarda l’ingresso della piazza. La facciata principale è piuttosto semplice dal punto di vista decorativo e si sviluppa in due ordini, dove sono presenti, alloggiate all’interno di nicchie, le statue di S. Pietro e S.Paolo, S. Gennaro e S. Ludovico da Tolosa; il prospetto laterale invece, è ricco ed esuberante, e risponde ad una precisa funzione scenografica dovendo rappresentare l’ingresso principale della chiesa per chi entra nel sagrato. Da vedere assolutamente Porta Rubiae e Porta Napoli: la prima è la più antica e la più interessante delle porte di Lecce, in stile Barocco, sulla cui sommità si trovano le statue dei Patroni. S Oronzo, quello attuale, S.Irene e S.Domenico.

Questo sito web utilizza cookies per permettere la corretta navigabilità del sito e per i servizi ad esso connessi. Clicca sul bottone 'Accetto Cookie' per proseguire la corretta navigabilità.

Cookie settings

Qui sotto puoi scegliere quale tipo di cookie permetti su questo sito. Fai clic sul pulsante "Salva impostazioni cookie" per applicare la tua scelta.

FunzioniIl nostro sito Web utilizza cookie funzionali. Questi cookie sono necessari per far funzionare il nostro sito Web.

StatisticheIl nostro sito Web utilizza cookie analitici per consentire di analizzare il nostro sito Web e ottimizzare ai fini di a.o. l'usabilità.

Social mediaIl nostro sito Web inserisce cookie sui social media per mostrarti contenuti di terze parti come YouTube e FaceBook. Questi cookie possono tracciare i tuoi dati personali.personal data.

PubblicitàIl nostro sito Web inserisce cookie pubblicitari per mostrarti annunci pubblicitari di terze parti in base ai tuoi interessi. Questi cookie possono tracciare i tuoi dati personali.

AltroIl nostro sito Web inserisce cookie di terze parti di altri servizi di terze parti che non sono analitici, social media o pubblicitari.