Otranto affonda le proprie origini in tempi molto remoti.
Città più orientale d’Italia, è stata frequentata sin dalla preistoria ed è stata per secoli il collegamento con l’Oriente. Il suo porto ha accolto i primi Greci che fuggivano dalla madre patria, gli eserciti bizantini che difendevano quella che consideravano terra loro, i monaci orientali che fuggivano alle persecuzioni e i turchi che la volevano invadere.
Dal suo porto partirono le legioni romane per l’oriente ed i crociati alla conquista di Gerusalemme; gli scambi commerciali tra Occidente ed Oriente non poterono non transitare dal porto di Otranto.
Nell’Agosto del 1480 la città subì un attacco che cambiò la sua storia; l’esercito ottomano, con un centinaio di navi, la circonda per mare e per terra, intima la resa e al rifiuto di arrendersi da parte degli abitanti asserragliati dentro le mura, sferra l’attacco. Nel giro di un paio di settimane i turchi espugnarono il borgo e la mettono a ferro e fuoco. Ottocento otrantini, che rinuncino a convertirsi all’Islam, vennero decapitati sul Colle della Minerva, dove oggi sorge la chiesa di San Francesco di Paola.