Se si segue il profilo della costa del Salento percorrendo la litoranea Otranto – Santa Maria di Leuca, una delle strade più belle d’Italia, si incontra Porto Badisco, una baia immersa nella mitologia: secondo la leggenda, infatti, fu teatro del primo approdo di Enea in fuga dall’incendio di Troia.
Qui, al centro della piccola baia, ricoperta dal manto giallo delle ginestre che spuntano sulle rocce, si apre una graziosa spiaggetta di sabbia, larga poche decine di metri, dove si trova una sorgente di acqua dolce.
Appena sopra la baia, Porto Badisco custodisce gelosamente la Grotta dei Cervi, uno dei più importanti siti preistorici d’Europa.
Continuando il “viaggio”, si arriva a Santa Cesarea Terme, la cui spiaggia si raggiunge attraverso scalette e percorsi incastonati tra le rocce. Qui i fondali molto profondi sin dalla riva, dipingono le acque di un blu intenso e la mitezza dei venti che la battono (maestrale e tramontana), la rendono un’oasi di relax.
Proprio qui, tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento, la borghesia salentina costruì splendide ville dove la villeggiatura trascorreva all’insegna del benessere: le più conosciute sono Villa Sticchi dove la pietra leccese è declinata in stile moresco, Villa Raffaella, con la sua torretta ottagonale.